Stefano Costantini torna da SPA con un mix di sentimenti: da un lato soddisfazione per l’ottimo passo dimostrato in gara, dall’altro enorme amarezza per essere rimasto coinvolto in un incidente che purtroppo ha compromesso la gara della Lamborghini Huracán EVO #63 del GRT Grasser Racing Team.
Il momento decisivo della 12 ore di SPA per l’equipaggio composto da Rolf Ineichen, Christian Engelhart, dal factory driver Mirko Bortolotti e da Stefano Costantini avviene attorno alla ottava ora di gara, proprio in uno dei turni di guida di Stefano.
Il pilota romano, uscito dai box in prima posizione assoluta tallonato dalla Ferrari 488 GT3 della Scuderia Praha, viene superato mentre gli pneumatici non avevano ancora raggiunto la temperatura e la pressione ideale, ma nel giro successivo, con una manovra da manuale, si riprende di forza la prima posizione e inizia subito a prendere diversi metri di vantaggio.
Purtroppo qualche minuto dopo avviene l’episodio che deciderà la gara: Costantini in pieno rettilineo supera una BMW di categoria TCR (categoria riservata alle vetture turismo) ma il driver quest’ultima, forse sbagliando valutazione, si sposta sulla propria destra e colpisce con l’anteriore destro la ruota posteriore sinistra di Stefano, provocando la rottura del tirante della convergenza.
Costantini rientra immediatamente ai box e i meccanici, pur estremamente preparati e veloci, devono lavorare a lungo sulla vettura per poterla rimettere in condizioni di gareggiare, perdendo circa dieci giri.
L’equipaggio termina comunque la gara in ottava posizione dimostrando che senza quello sfortunato episodio avrebbe potuto lottare per la vittoria.
Stefano Costantini
“Lo sfortunato episodio in cui sono
purtroppo rimasto coinvolto, non cancella comunque l’ottima prestazione di
SPA.
Durante i miei turni di guida guidavo tranquillamente avendo un buon passo e
sono certo che senza quel malaugurato contatto avremmo potuto lottare per la
vittoria assoluta. Quando ho visto che la BMW, che probabilmente non si era
accorta del sorpasso o forse aveva sbagliato la valutazione, si stava spostando
sulla sua destra, ho addirittura messo due ruote sull’erba pur di evitare il
contatto e per pochissimo non ci sono riuscito.
Purtroppo sono stato centrato in pieno rettilineo, in un punto peraltro molto
veloce e pericoloso, nel mio posteriore sinistro quando il sorpasso era
praticamente concluso. In quel momento mi è crollato il mondo addosso, ma fino
all’ultimo, rientrando lentamente ai box, ho sperato si trattasse solo di una
gomma dechappata.
Purtroppo i meccanici si sono subito resi conto dell’entità del danno e hanno
portato la vettura all’interno del box per poterla riparare.
So bene quanto sia importante in una gara di durata evitare possibili incidenti
o errori che possono compromettere il weekend e lo dimostra il fatto che nella
recente 24H di Dubai ho guidato addirittura per circa dieci ore portando la
vettura sul traguardo senza nemmeno un graffio.
Ci tengo moltissimo a ringraziare la scuderia per l’ottimo lavoro svolto: il
GRT Grasser Racing Team è diventato parte della mia famiglia e ci ha consegnato
una vettura praticamente perfetta. Ringrazio inoltre di cuore i miei compagni
di avventura, Rolf Ineichen, Christian Engelhart e Mirko Bortolotti che mi
hanno dato consigli preziosi che mi hanno senz’altro fatto crescere come pilota.
Se ci sarà un’altra occasione in futuro, ripagherò la loro fiducia con un’altra
prestazione all’altezza delle loro aspettative e di quelle del team.”